il sito a potenzialità nivoglaciale
Colombano
al Monte Legnone

a cura di R.Scotti (SGL)


 STORIA              IMMAGINI

 statistiche

Il nevaio è oggetto di monitoraggio fotografico dal 1998, dal 2004 è entrato a far parte delle forme glaciali minori ed è monitorato per conto del Servizio Glaciologico Lombardo. Dal luglio 2003, ma più compiutamente dall'inizio della stagione 2004/2005, vengono stimati i quantitativi di neve fresca caduta per ogni singolo episodio. Oltre ai dati nivologici viene osservato anche il limite delle nevicate e la provenienza delle correnti durante le precipitazioni.  





Il grafico mostra la sommatoria delle singole nevicate dall'1 settembre al 31 agosto al s.p.n.g. Colombano.  I  dati di ogni singola giornata sono stimati sulla base dei dati pluviometrici delle stazioni più prossime al sito: Andalo Valtellino, Premana, Pagnona, Bellano, Fuentes, Rasura, Trona, Gerola, Pescegallo. Nel periodo invernale i dati vengono spesso "validati" con rilievi diretti sul terreno in Val Lèsina e Val Gerola. Grazie ai dati di Morbegno e Trona è stato calcolato un gradiente verticale di precipitazioni che viene poi applicato ai dati di Andalo come ulteriore verifica delle stime.










 
Il grafico mostra la sommatoria delle singole nevicate valutata per la stagione di accumulo. L'inizio ed il termine della stagione di accumulo è valutato stagione per stagione. Negli ultimi anni la stagione di accumulo inizia mediamente nella prima decade di ottobre per concudersi nella terza decade di maggio. All'interno delle colonne una indicazione riguardo gli esiti dell'accumulo nevoso. Nel 2004 grazie alle abbondanti nevicate il nevaio ha superato l'estate. Nel 2005 la neve dell'anno è scomparsa molto presto provocando la fusione degli accumuli degli anni precedenti. Nel 2006 i 669 cm cumulati sono stati in grado di resistere fino alla seconda decade di ottobre. Incredibilmente i soli 510 cm caduti nel 2006/2007 sono stati sufficienti per consentire al nevaio di superare la stagione di ablazione, conclusasi precocemente il 25 settembre.









Come nel precedente grafico vengono mostrate le sommatorie mensili di neve fresca al Colombano. L'aprile 2008 risulta essere stato il mese più nevoso dall'ottobre 2003.










Il limite delle nevicate è rilevato sulla base di osservazioni dirette. In assenza di queste ultime si considera come la quota alla quale la neve è riuscita a conservarsi al suolo a fine evento. Quando all'interno della stessa giornata il limite varia considerevolmente viene registrato il valore più basso. Nei mesi estivi il limite supera sovente le vette più alte della bassa valle, ci si appoggia quindi alle osservazioni delle vette più alte ed allo stesso tempo prossime alla bassa valle (M. Disgrazia, M.Bernina, P.zo Badile, P.zo Tambò)  oppure si sfruttano le informazioni fornite dalle stazioni meteorologiche d'alta quota: Piz Corvatsch, Lago del Truzzo, Passo dello Stelvio. Le linee verticali nel grafico mostrano i singoli eventi nevosi. Nell'inverno 2005/2006 il limite della neve non ha superato la quota del fondovalle da fine novembre a fine febbraio.












La direzione delle correnti in quota durante le precipitazioni è stata valutata grazie alle moviole radar. Viene quindi valutata la direzione di movimento dei nuclei perturbati.



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